Si può praticare la mindfulness in modo dinamico con la camminata mindful!

Camminata Mindful…e non solo!

Programmare il futuro, soppesare, valutare o ripensare agli errori fatti in passato sono processi mentali tipici della modalità di default, cioè normale, di funzionamento del cervello che ci garantisce benessere, ricordandoci le nostre responsabilità, spronandoci a raggiungere un risultato e dandoci sicurezza “– spiega Maria Beatrice Toro alla rivista F . I pensieri che ogni giorno scoviamo nella nostra mente, all’80 per cento sono gli stessi del giorno prima a e di quello prima ancora e per lo più negativi: urgenze, ricordi che ci ossessionano, persone che ci preoccupano.

La mente non è fatta per darci la felicità, ma per darci la sopravvivenza. Non è sbagliato in sé, ma se ci limitiamo a stare in questa dimensione non bilanciandola con l’attenzione al presente finiamo per avvitarci su noi stessi, per vivere seguendo schemi magari che hanno deciso altri per noi, come i nostri genitori o la società che ci circonda per cui la nostra vita magari “funziona” , ma non è davvero significativa per noi.

Non è che meditando si diventi totalmente presenti al qui e ora e non ci si preoccupi più del domani. E solo un modo per bilanciare meglio l ‘oggi, il passato e il futuro. Non è facile da attuare perché la mente di solito lavora in modo diverso, ma è più semplice di quanto si creda. E’ un puro esercizio: non è finalizzato a raggiungere il contatto con il trascendente o il divino, ma solo un maggiore benessere, attraverso il recupero di uno stato originario di riconnessione con noi stessi che ci fa essere meno stressati.

La mindfulness non serve a eliminare i pensieri ma ad accorgersi dei nostri ” film ” mentali e dar loro meno peso. Anche perché spesso ci preoccupiamo troppo per cose che poi, alla prova dei fatti, non lo meritano. E sprechiamo energie. Prenderne atto significa distaccarsene. La meditazione mindfulness non ci fa volare alto, ma ci riporta con i piedi per terra!

Non tutti riescono a sedersi e a rimanere con l’attenzione rivolta al respiro, al corpo o ai suoni.

La meditazione seduta non è l’unica via di accesso alla mindfulness. Ci sono anche altri tipi di pratiche mindfulness per sintonizzarsi sul presente.

Volendo risalire alle origini della mindfulness potremmo notare che nelle meditazioni religiose i monaci portano avanti pratiche dinamiche. Per esempio usano passeggiare per il chiostro, luogo di meditazione e concentrazione per eccellenza.

Nel libro Cammini di consapevolezza l’autrice – Maria Beatrice Toro – racconta che la meditazione che pratica con maggiore frequenza è proprio la Camminata Mindful.

Questa pratica le consente di schiarire la mente, di raggiungere uno stato di consapevolezza, di migliorare l ‘umore e affrontare meglio la giornata.

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