Onora il figlio e la figlia
I genitori possono dare ai figli due cose importanti: radici e ali
Che cosa significa essere buoni genitori e buoni educatori oggi? Come affrontare, con competenza e tempestività, le sfide di una società che tende a sopravvalutare gli aspetti materiali della vita senza fornire un supporto ideale alle famiglie? In un momento in cui sembra che il mestiere di genitore sia sempre più difficile, di fronte a fenomeni disorientanti e spaventosi come i disturbi alimentari, il bullismo, la solitudine tecnologica data da videogiochi e telefonini, questo libro fissa i presupposti, non così scontati, di una corretta genitorialità.
“Onora il figlio e la figlia” è l’ “undicesimo” comandamento proposto da Maria Beatrice Toro: onorare significa rispettare e amare, e amore e rispetto si esprimono in una serie di comportamenti. I genitori possono dare ai figli soltanto due cose: radici e ali. Radici per trarre l’energia necessaria a vivere e crescere, per poter essere stabili, forti e ali per essere autonomi, liberi, per volare in alto, nel cielo della piena autonomia e della realizzazione personale.
La maternità e la paternità non sono solo eventi biologici, ma espressione di amore, di crescita, di generosità, perché bisogna sempre ricordare che “se l’infanzia di un bambino è stata buia, triste, grigia, spaventata… egli diventa adulto ma dentro di lui il bambino aspetta, murato nel semisonno dell’attesa. Aspetta che l’infanzia sia magica, bella e santa. Bisogna illuminare l’infanzia per farlo crescere”.
Con MR Parsi, Salani, Milano 2006