Perché chi è al volante sviluppa rabbia?

Una precedenza non data. La rabbia che diventa incontrollabile e la tragedia. E’ ciò che è successo sulla rotatoria di Gravio di Condove ha perso la vita una giovane donna, Elisa Ferrero mentre il suo ragazzo Matteo Penna è in gravissime condizioni, in un incidente provocato da un altro uomo, Maurizio De Giulio che ha inseguito i due giovani in moto con l’intenzione di colpirli, per una precedenza non data. Si parla quindi di omicidio volontario.

E’ solo una delle tante tragedie che si verificano sulla strada. Ci chiediamo allora perchè chi è al volante spesso sviluppi tanta aggressività.

Ci troviamo di fronte ad un meccanismo psicologico di “disumanizzazione”- ci spiega la prof.ssa Maria Beatrice Toro-in cui l’Altro non viene più considerato un’interlocutore, ma piuttosto un competitore. Ed è per questo che alla guida alcune persone vengono invase da una rabbia e da un’aggressività che normalmente non fa parte di loro in altri contesti. Ma cosa fare per controllare queste emozioni esplosive? Sarebbe importante riuscire a spostare l’attenzione sull’Altro e non percepire ogni cosa come un’offesa personale- ci spiega la prof.ssa Toro. Dare inizio ad una discussione in strada può essere molto pericoloso:  può innescare un’escalation di toni e modi in cui, per la voglia ed il desiderio di vincere sull’altro possono essere messi in atto comportamenti violenti. Imparare a gestire la rabbia e sostenere un senso civico, in cui venga insegnato ai ragazzi che la strada è un bene comune, sono fondamentali per evitare altre tragedie stradali.

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