La cronaca delle ultime settimane racconta, generalizzando, di giovani violenti.
Maria Beatrice Toro, intervistata a TG2000, spiega che ad alcuni giovani accade di perdere la speranza e, purtroppo, un ragazzo senza speranza, disperato e/o rabbioso, è carico di un’energia che non possiamo nemmeno immaginare.
In queste situazioni non si guarda al futuro ma soltanto alla propria sopravvivenza malata dove avanzare gli altri significa essere più forte, vivere meglio… farcela.
Tutti questi sono concetti dannosissimi perchè un ragazzo ha bisogno di sapere che la relazione invece è fatta di amore.
Famiglia e società quindi, concordano gli esperti, non possono più stare a guardare ma devono agire dando, innanzitutto, il buono esempio.
Genitori, educatori, sorelle, fratelli, nonni ecc… possono essere una risorsa infinita perchè sono il cerchio più prossimo al giovane in difficoltà, giovane la cui difficoltà non si esprime necessariamente con delle forme evidenti ma anche come una forma di chiusura, di durezza…
Ecco, quello che è il cerchio più vicino deve far riscoprire ai giovani la dolcezza, la gentilezza, e gli adulti devono essere i primi a dare l’esempio, conclude Maria Beatrice Toro.
Per il video integrale: https://www.tv2000.it/tg2000/video/baby-gang-da-napoli-a-milano-ribelli-e-violenti-preoccupazione-per-il-futuro-dei-ragazzi/