Ci sono bufale talmente radicate che è praticamente impossibile strapparle dai meandri di internet
Tra le varie fake-news vi è sicuramente quella relativa al Blue Monday, il famigerato terzo, o quarto, lunedì di Gennaio che in base a fantomatiche equazioni matematiche sarebbe “il giorno più triste dell’anno”.
Il lunedì appena trascorso dovrebbe essere stato questo micidiale Blue Monday, in cui tutti noi dovremmo sentirci giù di morale e avere la lacrimuccia pronta.
In realtà si tratta di una bufala confezionata ad arte da qualche “genio” del marketing per vendere pacchetti viaggio. Del resto non c’è nulla di meglio che prenotare una vacanza in un bel posto esotico per esorcizzare “il giorno più triste dell’anno”, soprattutto se c’è qualcuno che riesce a convincerti che sei davvero triste e ne hai bisogno. Il marketing psicologico funziona proprio facendo leva sulle emozioni, spingendoci a sentire la necessità di acquistare qualcosa che a volte nemmeno ci serve.
Gennaio è certamente un mese complicato, come spiegato a Fanpage dalla professoressa Maria Beatrice Toro, reca in noi l’idea del lavorare, del produrre. Ci strappa via dalla dimensione della vacanza e della libertà
e ci riporta alla dimensione del fare”, ciò nonostante è semplicemente assurdo identificare un giorno specifico per tutti come il più triste dell’intero anno.
Nell’emisfero australe (meridionale), ad esempio, a Gennaio è piena estate, inoltre le festività natalizie e pasquali riguardano solo cristiani e cattolici. Anche il Capodanno non inizia per tutti il 1 Gennaio (quello cinese del 2022 inizia il 1 febbraio).