il 1 aprile, giorno ormai famoso per gli scherzi del pesce d’aprile, la Prof.ssa Maria Beatrice Toro è stata intervistata ai
microfoni di Radio Rai Uno dalla giornalista Annalisa Manduca.
L’esperta sostiene che “scherzare fa bene al cuore e alla mente; siamo soliti scherzare solo con chi ce lo possiamo permettere, con gli amici, i familiari, con le persone con cui abbiamo un certo grado di relazione…proprio perchè lo scherzo è un rituale di avvicinamento alle persone non faremmo mai uno scherzo ad una persona che temiamo o con cui non andiamo d’accordo…in quest’ultimo caso si tratterebbe, infatti, di dispetto.
La finalità dello scherzo è sicuramente divertire, non solo chi lo progetta e lo mette in atto ma anche, e soprattutto, chi lo subisce.
Se questa dimensione del divertimento condiviso viene meno, non si tratta più di uno scherzo ma di un atto in qualche modo aggressivo. In questa epoca un pò musona condividere un sorriso ha un grande valore perchè crea o rinforza il legame sociale.
Lo scherzo ha dunque un valore positivo e affettivo anche in famiglia, consente di creare e diffondere il buonumore, di dare valore al gioco, al divertimento, genera condivisione e consente di ridere anche se non c’è una motivazione specifica, è una risata libera e sana che fa bene al cuore.