«Fatti brutta o ti uccido»,nei social si scherza sui femminicidi: l’intervento della Prof.ssa Maria Beatrice Toro su “Il Messaggero”

di Maria Lombardi

“Non truccarti. Fatti brutta. Non aggiustarti i capelli. Non salutare nessun
maschio.Mettiti una felpa larga e un pantalone largo così non si vedranno le forme del tuo corpo. Fatti brutta o ti uccido.” Queste sono le terribili parole di Roberto Lo Coco, il ventottenne che ha strangolato la moglie ad Adria,provincia di Rovigo.Quel dialogo da brividi su whatsapp lui lo aveva condiviso sulla sua pagina Facebook il 29 luglio scorso. Ben 480 suoi amici hanno riso con lui degli ordini minacciosi da impartire a una donna, e se lei non obbedisce rischia la vita, alcuni lo avevano ricondiviso. Ma Roberto l’ha uccisa per davvero Giulia Lazzari, le ha stretto le mani al collo perché non accettava di averla persa. Lei voleva separarsi, lui no.

La psicoterapeuta Maria Beatrice Toro durante un’intervista rilasciata a Maria Lombardi per “Il Messaggero” parla dell’orribile meme riguardo il femminicidio di Adria.

Fa orrore. C’è in giro tanta gente che ride di questo. Di un uomo che vuole annientare la sua donna. E le ordina di farsi brutta e parla di omicidio. Si scherza, in rete, di uomini che uccidono le donne. E si commenta con i sorrisi. «Molto grave che si tratti di un meme. Vuol dire che esiste un modello di relazione violenta tra maschio e femmina così radicato che girano meme in cui faccio un omicidio è un modo per dire ti amo tantissimo. Questa chat non è ritenuta unanimamente riprorevole, ed è pazzesco», commenta Maria Beatrice Toro, psicoterapeuta e docente di psicologia della comunità. «Un meme normalizza la frase, sotto lo schermo del motto di spirito dà parole in cui riconoscersi anche a chi non l’aveva mai pensato».

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