Sbagliando si impara. Sembra facile a dirsi, ma ci vuole una grande forza per sostenere l’errore e comprenderne il significato formativo.
«Un fallimento mette a terra: ci sembra di avere il mondo contro, ci sentiamo bruciare dalla vergogna e dal rancore – sostiene la Prof.ssa Toro in un intervista rilasciata al magazine EFFE – E’ normale provare certe sensazioni quando le cose prendono una piega negativa rispetto alle nostre aspettative. Chi è capace di non arrendersi davanti a una sconfitta ha un segreto per riuscirci: lascia sbollire la rabbia per il tempo che serve, e poi cerca di trarre un insegnamento da quell’esperienza negativa. Riuscire a farlo “a freddo” non è semplice, bisogna essere allenati a imparare. Per questo è utile coltivare sempre nella vita, a prescindere da quello che ci accade, la capacità di apprendere, dedicandoci a cose nuove, dall’andare a cavallo allo studiare una lingua, una ricetta, un passo di danza. Se il nostro cervello è abbaiato a imparare qualcosa di nuovo, lo farà con più facilirà anche nelle situazioni difficili».
La vita offre sempre una seconda opportunità
«Ma non sempre ce la serve su un piatto d’argento: sta a noi saperla cogliere. E vedere una soluzione alternativa è qualcosa che solo gli esseri umani sanno fare, una meraviglia esclusiva della nostra mente. Un computer non può metter in atto un piano B, perché è programmato per un’unica missione: se non riesce non sa cambiare strada, può solo andare in tilt».
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