«Come riacquistare fiducia», i consigli di Mind the gap!

Sul nuovo sito del messaggero dedicato al gap di genere La giornalista Maria Lombardi mi ha intervistata sull’autostima. Ci sono giornate in cui le cose vanno nel verso sbagliato e tendiamo ad attribuircene tutta la colpa! Nero ovunque,  un muro di cattivi pensieri. Fiducia zero,da dove si ricomincia? Possiamo chiedere aiuto ad altri,ma possiamo anche chiedere aiuto a noi stess@ e trovare le parole che possono “curarci”. Di seguito qualche esercizio per risollevarsi dalle giornate “no”.

Domande in terza persona

«Un esercizio efficace per alleviare la tensione e prendersi cura di sé in modo compassionevole è rivolgere a se stessi domande in terza persona: Maria Beatrice, perché sei così sconvolta? Questo ci fa vedere meglio il nostro stato».

Immaginare la frase di cui abbiamo necessità

«Il secondo passo è immaginare la frase di cui abbiamo bisogno. La possiamo attribuire a una persona che per noi incarna saggezza e benevolenza, può essere una persona reale o immaginaria. Cosa ci direbbe in questo momento? La risposta va usata come un mantra per qualche giorno».

Il doppio biglietto

«Possiamo anche scrivere su un biglietto cosa ci dice la mente quando ci vuole “bastonare” e dall’altra parte dello stesso biglietto cosa ci dice quando ci vuole sostenere e incoraggiare. Poi scegliamo di guardare il biglietto da una parte e dall’altra e vedere come cambiano i sentimenti. Tenerlo infine dalla parte positiva».

L’importanza della voce interiore

«Le prime parole del dialogo con i genitori vanno a costruire il senso del nostro valore, incidono sull’accettazione di sè, che è il presupposto dell’autostima.

Poi, negli anni della scuola elementare, impariamo a ricevere i giudizi degli altri, è lo stadio dell’operosità: nasce la valutazione di sè in base a quello che ci dicono. Man mano che si cresce la voce interiore diventa sempre più importante, filtra le frasi degli altri, fa sì che possiamo accettare anche giudizi negativi e farne tesoro senza sentirci demoliti. La voce interiore deve respingere tutte quelle comunicazioni negative che potrebbero bloccarci e minare la nostra autostima, tipo non sei capace, non ce la farai».

Partire da quello che c’è

«Non guardare mai quello che non c’è, ma partire da quello che c’è e vivere il desiderio come condizione di migliorabilità della propria vita e non come invivibilità fino a quando non si ottiene quello che si desidera. Il desiderio è un progetto di creatività, non bisogna sentirsi privati di qualcosa fin quando non si ottiene quello che si desidera».

Porsi dei propri obiettivi

«Vivere il più possibile senza condizionamenti, poniti obiettivi che siano tuoi e non di altri. Nessuno può essere te, e questo è il tuo potere».

No paragoni:ognuno è l’esperto della propria esistenza.

«Mai paragonarsi agli altri, ognuno è lo specialista della propria vita. Accettare i giudizi, sono una possibile fonte utile di riflessione. Chi ha autostima accetta la critica. A differenza dei narcisisti che hanno una valutazione di sé irrealisticamente positiva e nascondono in realtà una bassa autostima da nutrire con iperboli. Chi ha una sana autostima non deve dimostrare niente per vivere bene. Ripetere come un mantra: ricordati che la vita è un’esperienza, non una prestazione».

Rispondi