L’adolescenza
E’ una fase dello sviluppo umano che viene considerata, generalmente, come una condizione intrinsecamente delicata, spesso complicata, quando non francamente critica. L’Organizzazione mondiale della sanità (2012), del resto, stima che il 20% dei ragazzi vadano incontro a disagi di tipo psicologico in quest’epoca della vita. Ansia, difficoltà nel gestire emozioni che non si conoscono, come, pure, mancanza di autocontrollo, presenza di comportamenti impulsivi, oppositività e polemica verso l’autorità sono condizioni comuni. Il calo nella capacità di immaginare e realizzare le proprie aspirazioni (dovuto alla sfiducia che sentono verso il mondo in cui viviamo) è, invece, un dato “quasi depressivo” che ci deve allarmare e interrogare. Esiste, infatti, qualcosa di ancor più serio del timore di non poter realizzare i sogni, ed è proprio la rinuncia ai sogni stessi… O, peggio ancora, l’atteggiamento sottilmente autodistruttivo delle migliaia di ragazzi che si chiudono nelle loro stanze, spaventati e precocemente delusi dal mondo sociale.
Paure e sogni
Hanno un ruolo nell’economia psichica di ciascuna persona e il nuovo rischio per un adolescente dei nostri tempi è proprio questo: avere troppe paure e sognare poco o nulla.
I timori degli adolescenti
In questo breve articolo vi parlerò delle paure degli adolescenti
- Timori vecchi e nuovi
Se si mettono da parte le paure patologiche (ansia generalizzata, ansia di separazione, attacchi di panico, fobie), la maggior parte degli adolescenti soffre di una serie di ansietà comunissime, che sono parte del processo di crescita e che vengono spesso abilmente dissimulate. A differenza della rabbia, che i ragazzi hanno il coraggio di mostrare, la paura può essere vissuta come una forma di debolezza, da nascondere per preservare l’immagine di sé che si preferisce offrire al mondo (e soprattutto a se stessi). Le paure, se non ci si apre, tendono tuttavia ad auto alimentarsi, peggiorando la qualità della vita dei ragazzi e la loro capacità espressiva e sociale. Ecco perché è di fondamentale importanza saper riconoscere i “disagi minori” per potersi mettere in condizione di aiutare.
Le paure più diffuse: dieci nemici della serenità
Quali sono, dunque, le paure più diffuse? Le elenco di seguito, a partire proprio dalla”paura delle paure”, ovvero quella di non riuscire a inserirsi nel gruppo dei pari.
- Paura di essere esclusi dal gruppo. Il gruppo dei pari ricopre per un adolescente un ruolo di grande importanza: nel processo di separazione e individuazione che i ragazzi compiono, i pari vanno a sovrapporsi e progressivamente sostituirsi alle figure genitoriali, divenendo modelli da seguire e oggetti di rispecchiamento. Essere capiti, accettati, riconosciuti e protetti dai coetanei è fondamentale. L’identità collettiva, del gruppo, dà forza e sostiene quella personale, che si trova in una fase di work in progress, di modo che il gruppo è come un grande laboratorio di scienziati alle prime armi…
- Paura di prendere posizione. Dalla paura di essere esclusi, deriva, per i ragazzi più influenzabili, la paura di esprimersi in modo chiaro. A volte, accade allora che accettino richieste dai loro coetanei che si discostano dai loro valori e credenze (ancora fragili e malleabili) pur di non essere rifiutati .
- Paura di non essere adeguati. I grandissimi cambiamenti fisici, emozionali e mentali che ogni adolescente deve affrontare possono creare difficoltà nell’accettarsi, nel riconoscersi e nel sentirsi adeguati. L’emozione complessa dell’imbarazzo infatti è predominante in questa fase della vita, portando con sé quel senso di insicurezza che accompagna molti adolescenti e che li porta a scegliere dei modelli di bellezza e di successo da emulare. Seguire le mode, omologarsi alle star e agli influencer dei social network è un modo per sentirsi più sicuri.
- Ipersensibilità alle critiche. Gli adolescenti cercano faticosamente di definirsi e definire chi sono, cosa vogliono e in cosa credono; le loro certezze, espresse a volte in modo così granitico, sono in realtà fragili. Le critiche fanno loro molta paura, perché vanno a minare la costruzione che stanno faticosamente cercando di mettere in piedi. La loro capacità di pensiero critico è appena sorta nello sviluppo cognitivo. Per questo sono facili alle critiche e allo stesso tempo molto sensibili ad esse.
- Paura delle maldicenze “social”. Gli adolescenti di oggi, nativi digitali, vivono il mondo online parallelamente a quello offline, sia per il tempo che vi dedicano, sia per l’importanza che i social ricoprono nella loro vita. Dunque per loro un insulto o un dislike su un social network hanno la stessa importanza e feriscono tanto quanto un insulto face to face. E scrivere un commento offensivo è facile: chiunque può farlo da dietro una tastiera…
- Paura di fallire. La paura di non farcela, di non riuscire a raggiungere un risultato o di eccellere in una performance scorre sotterranea nella personalità in formazione degli adolescenti che hanno bisogno che il mondo esterno – la famiglia, la scuola, il gruppo dei pari, il partner – li accetti e li valorizzi per quello che stanno provando a fare e ad essere.
- Timore di deludere. Legata a doppio filo con la paura di fallire è quella di deludere una figura significativa. Tale paura accompagna l’adolescente portandolo a volte a compiere gesti e scelte voluti da altri, come un coetaneo o un genitore, piuttosto che porsi in maniera assertiva e rispettosa della propria natura.
- Timore di essere bullizzati. Il timore di venire scelti come obiettivo di vessazioni fisiche e psicologiche ripetute è molto forte soprattutto negli adolescenti con difficoltà Questa paura si è amplificata nel presente iperconnesso. La vessazione on line colpisce 1 adolescente su 10; 2 adolescenti su 3 conoscono qualcuno che ne è stato vittima e l’80% di loro ne ha sentito parlare. Il cyberbullismo spaventa per la rapidità e la capillarità con la quale la diffamazione può diffondersi e perché è più difficile difendersi da qualcosa che è poco controllabile.
- Paura dell’intimità. Essere in intimità con qualcuno significa sentirsi perfettamente liberi e a proprio agio con qualcun altro essendo se stessi con le proprie debolezze e le proprie virtù. Oggi molte delle tappe che portavano a una situazione di intimità con l’altro vengono vissute on line attraverso Instagram e Facebook e nelle chat di WhatsApp. L’intimità così è diventata più spaventosa, poiché se ne fa meno esperienza e se ne conoscono meno le regole.
- Paura di soffrire. In adolescenza la comprensione, la gestione e la regolazione delle emozioni sono difficili. La paura di soffrire impatta moltissimo nella vita dell’adolescente che ancora non conosce le strategie adatte alla gestione della sofferenza che può derivare dal mettersi in gioco
Se gli educatori sono coscienti di tutte queste paure, possono aiutare meglio i ragazzi, rassicurandoli sulla normalità di ciò che sta accadendo loro e sostenendoli nella capacità di stare in gruppo in modo sano, mettendosi in gioco, ma restando sempre in grado di discostarsene qualora lo desiderino.