L’8 marzo: la festa delle donne; eppure sono molte ancora le diseguaglianze che esistono tra l’universo maschile e quello femminile. La prof.ssa Maria Beatrice Toro, ospite di Teleroma 56, affronta questa tematica spiegando quanto sia diffuso questo fenomeno che ha ormai assunto una dimensione sociale.
Le parole dell’esperta
Sono molte le circostanze in cui si manifesta questa forma di “sudditanza sociale”. Ad esempio, per dare il cognome materno ad un figlio è necessario chiedere l’autorizzazione al padre.
E’ fondamentale parlare di diseguaglianza fra uomini e donne, poiché quest’ultime hanno sia meno potere dal punto di vista economico ma anche meno lavoro. Ciò implica anche una minore autonomia ed una minore formazione. Ed è proprio in questo contesto di diseguaglianza che si crea lo scenario in cui l’uomo agisce la violenza, con le molestie, le minacce, i ricatti fino agli atti più estremi.
Per la donna è difficile denunciare una violenza: c’è la paura di farlo e soprattutto c’è il trauma che non si estingue al momento in cui avviene l’episodio ma continua per anni, con il manifestarsi, in alcuni casi, del Disturbo Post-Traumatico da Stress. Sono coraggiosissime le donne che hanno rotto il silenzio -spiega la prof.ssa Toro- che sono riuscite ad andare oltre la paura del ricatto, della perdita del lavoro, e che sono state in grado di superare anche le critiche più dure. Rompendo il silenzio e facendo sentire le loro voci.
