La Prof.ssa Maria Beatrice Toro, ospite di Marco Fabriani nelle trasmissioni Teleroma56 e Teleradiostereo, commenta il caso di Eligia Ardita, l’infermiera incinta di Siracusa uccisa dal marito all’età di 38 anni nel mese di gennaio 2015.
La Prof.ssa sostiene che le tragedie di cui le donne sono vittime, non sono il risultato di un raptus improvviso poichè, spesso, sono annunciate da alcuni segnali. L’aggressore violento vive uno squilibrio emotivo, un malessere interno che lo rende incapace di tollerare le frustrazioni scatenate dai limiti imposti al suo comportamento ed è proprio nel momento in cui l’aggressore si sente vincolato che non visualizza più le conseguenze che potrebbero scatenarsi in seguito a un suo gesto violento. Tale cecità emotiva genera come conseguenza un esplosione di rabbia motivata semplicemente dal limite imposto, dal no ricevuto.