Chi è il mostro della porta accanto?

La Prof. Maria Beatrice Toro è ospite della giornalista Clara Iatosti con la quale passa in rassegna le notizie dei principali Tg che in questa giornata si tingono di nero. Le riflessioni della psicologa e psicoterapeuta si concentrano principalmente su due tragedie: una si riferisce al triste epilogo della piccola Yara Gambirasio che scuote i nostri animi ormai da qualche anno, l’altra riguarda la strage di Motta Visconti.

In entrambi i casi l’imprevedibile violenza agita da due padri di famiglia lascia tutti senza parole, nel paesino di Motta Visconti la tragedia si è consumata per la difficoltà di un uomo ad accettare un rifiuto che lo ha portato a vivere sua moglie e i suoi due figli come un ostacolo al raggiungimento del suo obiettivo, come un qualcosa che gli stavo impedendo di realizzare il suo sogno di vivere un’altra donna che forse aveva iniziato ad amare. “Il divorzio mi svincola da mia moglie ma i figli sono per sempre”, così ha esclamato davanti alle forze dell’ordine, ed è proprio questa frase così forte dal punto di vista emotivo, che cela il disagio di questo uomo.

In talune situazioni emerge un potente meccanismo di disumanizzazione, scompare l’affettività -sostiene la professoressa- per cui l’altro viene privato dei suoi connotati umani e si trasforma in un oggetto, in una cosa che non possiede nè anima nè emozioni.

Questo meccanismo di disumanizzazione della persona viene attuato in entrambe le tragedie: per dominare, come nel caso di Mapello o per distruggere un “qualcosa” di troppo scomodo, come è accaduto invece a Motta Visconti.

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