Il buio e la luce della mente

Il buio rappresenta per l’uomo la frustrazione dell’ignoto, l’incapacità di dare una forma a ciò che si sta vivendo, l’impotenza rispetto a forze ingovernabili. quando non sappiamo affrontare un problema, brancoliamo nel buio. Quando nella notte ingigantiamo le paure, siamo nel buio. Quando la nostra energia vitale si spegne, entriamo nel buio caotico della mente: la depressione.

Il buio della mente è dolore, disperazione, apatia, mancanza di speranze e prospettive, punti di riferimento, appigli. Il buio è anche ciò che c’è di inesplorato nel fondo del proprio essere, infinitamente misterioso, ma, proprio per questo, elemento di fascino. Nel buio giacciono le risorse che non sappiamo utilizzare, come un potenziale ancora inespresso.

La notte non è mai così nera come prima dell’alba ma poi l’alba sorge sempre a cancellare il buio della notte. Così ogni nostra angoscia, per quanto profonda prima o poi trova motivo di attenuarsi e placarsi, purché lo vogliamo. Sappiamo che c’è la luce perché c’è il buio che c’è la gioia perché c’è il dolore che c’è la pace perché c’è la guerra e dobbiamo sapere che la vita vive di questi contrasti. (Romano Battaglia)

Nel punto più oscuro della notte, quando il buio è completo, allora, possiamo aprirci all’arrivo di un aiuto: a volte nella realtà che ci circonda, altre volte attraverso una luce interiore che si riaccende, sotto forma di un’intuizione che permette di uscire trovando una soluzione al problema che si sta affrontando. Una luce nel buio ci può rincuorare e farci riprendere il cammino dell’esistenza.

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