La Differenziazione sessuale

Nella sua Lezione 20, tenuta all’Università di Vienna nell’anno accademico 1905-1906, Freud affronta in modo didatticamente chiaro e brillante il tema della sessualità. “Signore e signori, si dovrebbe credere che non ci siano dubbi su ciò che si deve intendere per “sessuale”. Il sessuale è anzitutto lo sconveniente, ciò di cui non è lecito parlare. (…)

Parlando seriamente, non è facile indicare in cosa consista il concetto di “sessuale”. Tutto ciò che è connesso con la differenza dei due sessi sarebbe forse l’unica definizione appropriata, ma la trovereste scolorita e troppo vasta” Partiamo però, per una prima disamina dell’area bio-psico-fisiologica della sessualità umana, proprio dalla definizione più vasta, per poi arrivare a parlare, per continuare a utilizzare le parole di Freud, di “tutta una categoria di fatti che non mirano alla riproduzione e che tuttavia sono sicuramente sessuali”.

Il sesso distingue due categorie di individui appartenenti alla stessa specie, che hanno alcune caratteristiche fisiche sistematicamente diverse: le ‘femmine’ e i ‘maschi’ delle diverse specie animali sono differenti tra loro. Questa differenziazione è qualcosa che gli organismi evoluti utilizzano per garantire la variabilità dei geni all’interno di una specie, poiché i codici genetici di due individui della stessa specie si rimescolano in seguito all’accoppiamento di tipo sessuale.

 

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