É possibile trattare il sex offenders?

Possono la medicina e la psicologia dare risposte efficaci per il trattamento dei sexoffenders?

I rapporti statistici sui reati commessi nel nostro paese e nel mondo mostrano, oramai da un decennio, un costante incremento dei crimini sessuali: parte di questo dato è senza dubbio dovuto all’aumento delle denunce (fino a pochi anni or sono tali crimini e molestie spesso non venivano denunciati per vergogna), ma non possiamo ignorare che, probabilmente, il fenomeno non riesce ad essere arginato poiché, in carcere, il criminale sessuale sconta una pena al termine della quale troppo spesso non è stato efficacemente riabilitato né rieducato, né, tanto meno, curato e tende a recidivare incessantemente nel suo comportamento aberrante.

Ad oggi, in Italia, non esistono ricerche esaustive sull’argomento, non si conosce in modo approfondito quale sia la presenza sul territorio di potenziali sex offender, né la genesi dell’aggressione sessuale, ovvero come “maturino” in una persona fantasie sessuali devianti e la determinazione a metterle in atto, a costo di procurare un danno rilevante nella vita della vittima.

Non disponiamo di un modello di intervento veramente organico e integrato volto al cambiamento della persona, alla sradicazione delle sue tendenze abnormi e violente e questo non ci mette in grado di controllare e ridurre aggressioni, molestie, pedofilia…

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