Sara Di Pietrantonio: l’ennesimo caso di violenza di genere

“Un ragazzo come tanti altri che confonde l’amore con il possesso”: con questa frase la giornalista di TV2000 Lucia Ascione introduce l’intervista alla Prof.ssa Toro sul caso di Sara Di Pietrantonio, la giovane ragazza bruciata viva in una strada della Magliana dalla guardia giurata Vincenzo Paduano. Questa vicenda così drammatica e distruttiva non può essere spiegata con la teoria del raptus omicida, non si tratta del gesto di un folle nè della disperazione di un ragazzo disturbato – sostiene la Prof.ssa – a porre fine alla vita di Sara è stato il gesto di un criminale. In questi casi c’è la comune tendenza ad attribuire la colpa dell’atto omicida al disagio mentale operando anche una grave stigmatizzazione verso coloro che realmente soffrono di un disturbo e si ritrovano a non avere il coraggio di dirlo per paura di essere etichettati e, dunque, emarginati. Questo – continua Beatrice Toro – è l’ennesimo caso di violenza di genere ovvero di una violenza agita verso una donna in quanto donna!”

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