Articolo pubblicato su Donna Moderna -In Privato- del 4 agosto 2015
Da 25 anni il Festival dei Sogni incanta l’estate di Innsbruck: dal 5 al 31 agosto si celebrano, infatti, sogni e forme artistiche originali e visionarie.
In questo articolo la prof.ssa Maria Beatrice Toro illustra come i sogni siano fondamentali e rappresentino la nostra carta di identità purchè non ci inducano alla chiusura, degenerando in fantasticherie consolatorie. Il sogno è fondamentale e – rinunciandovi – l’individuo tradirebbe se stesso, abbandonando la parte più viva e vitale di sè.
I sogni:
1) Sono il carburante della speranza: avere un sogno significa perseguire un obiettivo e ricercare un cambiamento- sostiene la prof.ssa Toro- e la trasformazione può crescere dentro ciascuno di noi proprio attraverso i sogni che sono alimentati dalla speranza;
2) Ritornano a farsi sentire dopo i 40 anni: a quest’età riaffiorano i sogni lasciati nel cassetto perchè si era impegnati a realizzarsi nel lavoro e in famiglia. Ora i sogni possono essere investiti di nuova energia. Si tratta di un momento di grande creatività e spesso si origina con fiducia e amore un ritorno ai luoghi dell’infanzia;
3) Servono da stimolo per il presente: coltivare i propri sogni non significa rifiutare il presente o trasformare quest’ultimo in un parametro di giudizio della propria esistenza. La prof.ssa evidenzia come sia necessario invece ripensare al fatto che siamo tutti figli di un sogno, quello dei nostri genitori ed è per questo che la nostra vita è intrisa di obiettivi e desideri;
4) Rappresentano la nostra carta di identità: tradire i nostri sogni – continua la prof.ssa Toro- è più pesante di un fallimento perchè negare le nostre aspirazioni vuol dire rinunciare ad una parte di noi stessi ed indossare una maschera, soccombendo a continui compromessi.