La casa rispecchia la persona che la abita….

 

La Biennale di architettura di Venezia ha offerto alla Prof.ssa Maria Beatrice Toro e alla giornalista di Panorama Valentina Croci, uno spunto per riflettere su quanto e, soprattutto, su come, l’arredamento della casa, a partire dai complementi d’arredo, passando per la scelta del mobilio, delle finestre, fino ad arrivare alla scelta dei colori predominanti in casa, siano elementi simbolici fondamentali poichè offrono numerose informazioni sulla persona che la abita e, dunque, l’arreda.

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” L’interno della casa corrisponde a ciò che ciascuno mostra di sè nelle dimensioni del sociale e anche del privato.” – sostiene la Prof.ssa che continua affermando che porte, scale e finestre hanno in comune l’essere un passaggio tra un luogo e un altro: la finestra, essendo posta verso l’esterno, ha a che fare con la comunicazione. Se è grande denota una casa estroversa, se è piccola e ricoperta di tende, una visione dell’ambiente domestico più introversa e attenta all’interiorità.

Le porte, continua la Prof.ssa, rappresentano la separazione tra i membri della famiglia: la loro apertura o chiusura fornisce informazioni su come le persone vivono la privacy e la convivenza con gli altri inquilini. Molto interessante è la scelta dei colori: una porta colorata caratterizza una personalità decisa, poichè ciascun colore si ricollega una emozione ben precisa.

Altro fattore da considerare nella valutazione psicologica degli elementi della casa è la scelta dei materiali che oscilla fra due estremi: la pragmaticità e il romanticismo. Chi privilegia il metallo (che non assorbe il ricordo) mostra una propensione verso il futuro e la novità, al contrario del legno, che lascia la traccia del vissuto. Ciò che colpisce nella scelta dei materiali è la ” tracciabilità” del passaggio dell’uomo, ovvero l’aspetto più intimistico.  Anche la tattilità dei materiali può darci informazioni rispetto a chi li ha scelti: chi predilige il legno o altri materiali con temperatura simile a quella del corpo mostra una maggiore ricerca di calore e di emotività. Chi, al contrario orienta la sua scelta sui metalli mostra un controllo e una  freddezza maggiori  ma anche una visione ottimista e non nostalgica.

Le differenze tra uomo e donna nelle scelte riguardanti l’arredo della casa si stanno affievolendo; mentre prima l’uomo si occupava soprattutto  della parte tecnologica, attualmente egli prende parte alla scelta degli arredi e pone maggiore attenzione alla definizione della sua identità nella casa.

La prof.ssa conclude sostenendo che le abitazioni attuali tendono a rispecchiare le caratteristiche della nostra società: si prediligono finestre e porte grandi poichè sono stati aboliti molti confini, in una quotidianità sempre più caratterizzata da rapide transizioni  nella sfera lavorativa e relazionale. In particolar modo, si osserva una contaminazione di stili differenti ( come l’high-tech e il vintage) perchè ognuno sente il bisogno di affermare il proprio essere e la propria originalità. Questa ricerca affannosa di materiali o pezzi unici rappresenta l’ansia nei confronti della fluidità che governa la nostra vita: essa esprime ” la fragilità dell’uomo contemporaneo”.

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