Psicologia e spiritualità: quale connessione?

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L’intreccio tra psiche e spiritualità si sta confermando come uno dei nodi di riflessione e discussione più fecondi per la psicologia scientifica contemporanea.

Due scuole di pensiero, quella di matrice ateo-agnostica e quella religiosa, dibattono vivacemente sui meccanismi mentali che rendono possibile l’esperienza spirituale, opponendo una visione materialistica (per cui la religione è un’illusione basata su aporie della mente) a una spirituale, per cui i meccanismi mentali che si attivano nell’esperienza spirituale-religiosa sono la base psicologica della trascendenza.

Nell’articolo La fede come espressione di una mente adulta

(clicca sul link Psicologia e spiritualità: quale connessione?  per andare alla versione integrale dell’articolo, pubblicato sul sito UCCRonline)

Maria Beatrice Toro replica alle accuse di “infantilismo” rivolte dal pensiero ateo verso il credente.

Nell’ambito della letteratura psicologica, la religiosità rappresenta un dominio di studi molto ampio: è un concetto importante, laddove la presenza della tendenza ad auto trascendersi, nella persona, rappresenta un vero e proprio elemento basilare della personalità, nonchè una delle maggiori dimensioni della vita psicologica.

Normale, razionale e adulta, aggiunge l’autrice nelle conclusioni.

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