Rubrica di Famiglia Oggi LA CONSULENZA: Il disagio vissuto a scuola

R U B R I C H E
SOCIETÀ – BEPPE DEL COLLE Un’innegabile realtà naturale
RICERCA – CLARA BASSANINI E PINA MADAMI Un silenzio colpevole
CONSULENZA – MARIA BEATRICE TORO Il disagio vissuto a scuola
DIONISIA FREDIANI Gravidanza nel primo trimestre
PAMELA PACE Un dramma familiare
POLITICHE – “SAVE THE CHILDREN” Vivere nel Paese di Pollicino
EDUCAZIONE – CHIARA BELLOTTI Una storia che si amplia
ROBERTO CARNERO Rassegnazione o resistenza?
MINORI – SIMONE BRUNO Un’accademia di promesse
BIOETICA – ALESSANDRA TURCHETTI Per realizzare i propri sogni
PASTORALE – MONS. IGNACIO BARREIRO CARÁMBULA Integrale difesa della vita
COMUNICAZIONE – MARCO DERIU Decalogo e grande schermo

Il disagio del bambino in rapporto alla scuola è oggi un tema molto sentito, a causa della sua diffusione e complessità: tale disagio può essere ricondotto a cause diverse e spesso si accompagna a un disturbo di apprendimento specifico – dislessia, disgrafia, discalculia. La credenza più diffusa rispetto all’insuccesso scolastico è che il problema sia da ricondursi, anzitutto, a problemi emotivi o relazionali; questo è vero per alcuni casi, ma, in altri, può portare insegnanti e genitori a misconoscere il deficit di apprendimento, generando un approccio scorretto al problema e finendo per peggiorare la situazione del bambino. Anche la famiglia viene chiamata in causa con modalità talvolta erronee, colpevolizzanti. È allora importante imparare a distinguere le diverse forme del disagio scolastico, per evitare di fare congetture improprie su inadeguatezze del bambino e dei genitori ed intervenire in modo tempestivo ed efficace. 

La Legge 170/10 (Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico), ci offre un riferimento in tale senso, riconoscendo la necessità di una considerazione specifica da parte della società e della scuola verso il bambino con disturbo dell’apprendimento, laddove si deve guardare ai seguenti obiettivi: implementazione di interventi precoci, sensibilizzazione delle famiglie ed espletazione del diritto del bambino all’inclusione scolastica e sociale. È auspicabile, allora, un impegno nel promuovere l’attuazione di tali direttive, prevedendo, in particolare, momenti di informazione, formazione e aggiornamento rivolti a famiglie, insegnanti, educatori, psicologi, logopedisti e operatori tutti, per strutturare interventi educativi e curativi efficaci all’interno di un contesto tanto delicato ed articolato.

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