Tutti pazzi per lo zodiaco. Gli italiani, depressi per la congiuntura negativa degli spread alle stelle e della recessione all’orizzonte, si rifanno con le promesse ben auguranti degli astri.
La parola più cliccata su Internet
Il filone, per la verità, è molto frequentato. Basta pensare che sui maggiori motori di ricerca la parola “oroscopo” è stata una delle più cliccate, insieme a “Facebook” e “meteo”.
Così nonostante la crisi economica, in edicola e libreria i tomi dei guru dell’astrologia si moltiplicano e vanno a ruba: perchè?
L’illusione di controllo
Spiega la psicoteraupeta
Maria Beatrice Toro, direttrice della Scuola di specializzazione in psicoterapia cognitivo-interpersonale (Scint) “L’astrologia è una pratica radicata, perchè offre la chimera di prevedere il futuro”. In tempi di
crisie incertezze, si torna a cercare conforto in una tradizione culturale antica, sebbene irrazionale e non verificabile. E persino i più scettici, una sbirciatina alle previsioni del guru delle stelle la danno volentieri.
Narrazione semplice
E se in pochi dicono di crederci, non è un caso che alla fine in molti leggano l’oroscopo. Aggiunge, infatti la dottoressa Toro: “Viviamo in un mondo complicato e complesso, in cui i punti di vista che si moltiplicano e si contraddicono. Nel villaggio globale la contaminazione culturale è la regola: l’oroscopo con i suoi 12 segni legati ai 4 elementi primordiali fuoco, terra, acqua e aria, semplifica l’interpretazione della realtà, e dà la possibilità di riorganizzare la complessità”.
La speranza, insomma, è quella di poter avere rassicurazioni.
“L’astrologia, con tutti i suoi limiti ha un apparente vantaggio rispetto agli altri sistemi intellettuali che ambiscono a riempire di senso la realtà (come l’etica, la politica, l’ideologia, la religione): la sua carta vincente è il disimpegno, la gratuità. Seguire ideologie e precetti morali è faticoso, scomodo, impegnativo: aderire a una fede implica responsabilità e coerenza, leggere l’oroscopo non implica niente. L’astrologia è manuale pronto all’uso e a costo zero”.