Gote rosse, sguardo basso e irrefrenabile desiderio di essere trasparenti.
La vergogna è indubbiamente un emozione sgradevole e limitante che può tramutarsi in una vera e propria zavorra, soprattutto quando prevale la paura dello sguardo altrui. Le situazioni in cui questa emozione si palesa sono numerose, la prof.ssa Maria Beatrice Toro in un intervista rilasciata a Donna Moderna, ne analizza qualcuna e fornisce dei piccoli consigli su come superare il momento critico. Con il sole e l’estate arriva il momento di scendere in pista e dimenare il corpo, lasciandosi andare al ritmo della musica…..per coloro che temono il giudizio altrui mettersi al centro dell’attenzione e scatenarsi non è un divertimento ma un enorme sforzo. Un pò perchè si vuole il più possibile mantenere un atteggiamento serio, e questo è il caso delle persone cresciute in un ambiente rigido, oppure perchè si ha un problema di immagine per cui si vorrebbe sempre eccellere in tutto, anche nello scatenarsi in pista, con la consapevolezza però di non essere sciolti e disinvolti come gli amici. Il periodo estivo e le vacanze sono quindi un ottima occasione per mettersi alla prova e compiere il primo passo per superare il blocco. Durante un ballo di gruppo in spiaggia o nel villaggio provate a mettervi in ultima fila, qui riuscirete a sentirvi più al sicuro da sguardi indiscreti e invadenti e ad osservare i movimenti delle persone di fronte a voi… vi renderete conto che molti altri fanno fatica a seguire il ritmo!
In almeno due occasioni però – continua la Prof.ssa Toro – la vergogna può rivelarsi un’alleata preziosa. In prima battuta in quelle situazioni che richiedono una prestazione, ad esempio quando siamo chiamati a portare a termine un compito importante poichè, la paura di fare brutta figura, ci porterà a dare il massimo. In secondo luogo nei rapporti interpersonali poichè in questi casi la vergogna si tramuta in pudore e ci impedisce di mettere in atto comportamenti sgradevoli o imbarazzanti per gli altri.