…una serata con Alcolisti Anonimi

Nel mese di ottobre 2010, grazie al gradito invito di un amico, abbiamo avuto la possibilità di partecipare ad uno dei numerosi incontri di Alcolisti Anonimi. Non abbiamo avuto alcuna esitazione ad accettare tale invito,comprendendo di trovaci di fronte ad una positiva occasione di confronto. In qualità di psicologhe, infatti, abbiamo potuto osservare la metodologia dell’Auto Mutuo Aiuto, in seno ad un’associazione tra le più autorevoli.

Il metodo di AA si fonda sull’osservazione ed il rispetto dei “dodici passi” e sul concetto di aiuto reciproco attraverso la condivisione delle esperienze personali, della sofferenza esperita nel corso della vita, ma anche della ritrovata speranza. Tale metodo non origina da una teoria esplicita né, tantomeno, prevede la presenza di figure professionali, in quanto ogni gruppo AA è un gruppo autogestito.
Durante l’incontro al quale abbiamo partecipato l’attenzione e la discussione si focalizzavano sul concetto di anonimato, per cui ognuno ha espresso il proprio giudizio e pensiero in merito. Tale concetto viene proposto negli ultimi due dei dodici passi che, di seguito,accenneremo ed utilizzeremo come punto di partenza per una riflessione in merito alla visione dell’anonimato in ambito psicologico e psicoterapeutico.

per leggere l’intero articolo: http://www.aasantagalla.it/amici_di_aa.html

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