Dopo 42 giorni finisce la recita che ci ha fatto immaginare un orco preso da un raptus di follia. Michele Misseri racconta ora una nuova e ancor più spaventosa verità: Sarah Scazzi è stata tradita da una famiglia della quale si fidava, le cui dinamiche patologiche si sono catalizzate in una serie di gesti orribili, dal trascinamento in cantina, all’omicidio, allo sfregio del suo corpo.
Nell’intervista il contributo della psicologia per comprendere che il crimine è maturato entro menti perverse, ma non folli. Fin troppo lucida la messa in scena meccanica di una versione che non stava in piedi. Fin troppo ripetitive le parole con le quali è stata gridata un’innocenza fatta solo di menzogna. Secondo Maria Beatrice Toro, dunque, non follia, ma la potenza del male e della violenza che hanno serpeggiato in silenzio, nascoste nel cuore di una famiglia “normale”.
Famiglia non è sinonimo di fiducia.