Il pianto: un atto comunicativo importante, una ricerca di conforto, un gesto di “richiamo”

Il pianto è un grande sfogo emotivo, esso rappresenta un momento in cui la persona cerca un conforto. Le lacrime scendono proprio quando ci si lascia andare a un emozione forte, travolgente che può dare vita a un pianto di disperazione o di felicità;

questo pianto diventa una speranza di comunicazione proprio perchè facciamo in modo che sia visibile all’altro.

Il pianto è diverso se messo in atto davanti a un estraneo oppure in presenza di un amico o di un familiare. Nel primo caso si tratta di un pianto incontrollato che, talvolta, potrebbe anche procurare vergogna e imbarazzo. Il secondo caso si pone invece come “un richiamo” dell’attenzione sulla sofferenza o felicità provate.

Tendenzialmente gli adulti trattengono le loro emozioni. Recenti studi hanno dimostrato che le donne piangono in maniera nettamente superiore rispetto agli uomini. Questa condizione nasce principalmente dalle regole che la nostra cultura impone: alle donne “è concesso” comunicare l’emozione attraverso il pianto, indice in questo caso di una donna forte, sensibile, che prepara la sua rivalsa; agli uomini, invece, questo lusso “non è concesso” poichè il pianto si porrebbe come un segno di debolezza, di sconfitta.

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